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Piccoli musei, parchi, mulini e oasi naturali

  1. Museo di san Pio X
  2. Museo Filanda Romanin-Jacur
  3. Parco Donà Romanin-Jacur a Salzano
  4. Parco XXV Aprile e Parco Belvedere a Mirano
  5. Parco dei Laghetti di Martellago
  6. Parco Nuove Gemme a Spinea
  7. Golene del Rio Gallesello a Scorzè
  8. Bosco del Parauro a Mirano
  9. Oasi di Mulino Todori a Scorzè
  10. Oasi Naturalistica Lycaena a Salzano
  11. Oasi Cave di Noale

Museo di San Pio X

Allestito nella chiesa parrocchiale, il museo espone oggetti e documenti appartenuti a Giuseppe Sarto, Papa Pio X dal 1903, e già parroco di Salzano. Tra le opere esposte di maggior rilievo si segnalano una preziosa pianeta con stola, il calice che Pio X ha donato alla parrocchia e una statua lignea di Madonna del Cinquecento. Vi si conserva inoltre il Catechismo di Salzano, modello di tutti i catechismi del XX secolo, dopo la riforma di Pio X (1905-1912).

Il museo è aperto la domenica dalle 9.00 alle 12.00. Chiuso in luglio e agosto. Visite gratuite con prenotazione: http://www.museosanpiox.it/museo/

Museo Filanda Romanin-Jacur

La Filanda di Salzano, la più grande filanda del Veneto per la quantità e la qualità di seta prodotta, fu costruita tra il 1870 e il 1872. Questo edificio era senza dubbio una filanda all’avanguardia: applicando le migliori tecniche esistenti in quel periodo ed un particolare brevetto per l’aerazione del Salone della filatura, questa costruzione vinse la medaglia d’argento all’Esposizione Internazionale di Bruxelles nel 1876.

Aperto la 1° e 3° domenica del mese. Chiuso ad agosto.
Orario di apertura:
aprile – ottobre: h. 17.00 – 19.00   novembre – marzo: h. 15.00 – 17.00

Info e biglietti: www.filandadisalzano.it

Parco Donà Romanin-Jacur a Salzano

Tipico esempio di giardino romantico ottocentesco, oltre a rivestire un evidente interesse storico ed estetico, è un importante sito dal punto di vista ambientale in quanto contiene alcuni elementi della foresta primaria, un tempo diffusa nella pianura veneta e oggi scomparsa. All’interno del parco di snodano alcuni sentieri che portano alla scoperta di numerosi esemplari vetusti di Farnia e Carpino bianco, antiche testimonianze delle foreste planiziarie inglobate nella “costruzione” architettonica dei giardini storici.

Ingresso libero e gratuito.

Parco XXV Aprile e Parco Belvedere a Mirano

Villa Belvedere e Villa XXV Aprile, costituiscono assieme ai loro parchi il luogo più suggestivo di Mirano. Un unico sito, splendido esempio di Parco romantico ottocentesco con laghetto, montagnola e torretta, Il Castelletto infatti è uno dei rari esempi esistenti di questo genere: databile alla seconda metà dell’Ottocento, fu costruito dal nobile veneziano Vincenzo Paolo Barzizza seguendo il gusto tardo romantico delle finte rovine. La Torretta nasconde sotto di sé una Grotta misteriosa riccamente articolata in più comparti, comunicante con la Villa tramite un cunicolo poi murato, mentre altre vie sotterranee, ora ostruite, si dice conducessero a castelli circonvicini (a Noale e Stigliano; e inoltre a Castelliviero e Salzano).

Sono consentite solo visite guidate da maggio ad ottobre. Info e prenotazioni http://www.comune.mirano.ve.it/sito_castelletto/

Parco dei Laghetti a Martellago

Il parco fa parte della “Rete Natura 2000” (SIC e ZPS) ed è caratterizzato da un insieme di stagni molto profondi derivati dall’abbandono dell’attività di cava, alimentati da acque di falda e dal Rio Storo, fiume di risorgiva che attraversa l’area umida. Il Parco dei Laghetti ha un’estensione molto ampia, 54 ettari, lungo i quali si snodano numerosi percorsi sterrati da affrontare a piedi o in bici. Troveremo quattro laghetti, un ampio prato con giochi per bambini ed un centro ristoro, oltre ad un centro didattico ambientale.

Ingresso libero e gratuito.

Parco Nuove Gemme a Spinea

In pieno centro cittadino, il Parco Nuove Gemme costituisce un’oasi di tranquillità dove incontrare animali da giardino allo stato semi libero e passeggiare nei pressi dei laghetti derivanti da precedente attività di estrazione, ora oggetto di rimodellamento della geomorfologia e piantumazioni.

Ingresso libero e gratuito.

Golene del Rio Gallesello a Scorzé

A nord della frazione di Rio San Martino alcune opere di mitigazione del rischio idraulico hanno regalato al territorio del Comune di Scorzè nuovi ed inediti scenari naturalistici e paesaggistici. Lungo il corso del Rio Gallesello infatti sono stati predisposti numerosi laghetti di contenimento delle acque con la duplice funzione di raccogliere l’acqua piovana in eccesso e di rallentare il più possibile il deflusso delle acque verso la laguna. Un percorso suggestivo attraverso i paesaggi di risorgiva che caratterizzano il Veneto centrale circondati da campi chiusi e vegetazione rigogliosa che fa da cornice a sistemazioni agrarie tradizionali in cui spicca quale re il Radicchio di Treviso. Questo percorso permette di scoprire le golene dei rii San Martino, Vernise e Gallesello, con le loro acqua limpide depuratrici del territorio. Si incontrano località dove caseggiati antichi lasciano una traccia identitaria viva della cultura contadina propria di queste terre con viali di strade rimasta intatte nel tempo e alberi monumentali. Un’esperienza autentica per immergersi nella natura.

Bosco del Parauro a Mirano

Il Bosco del Parauro è un bosco di pianura di circa 15 ettari, inserito nel contesto paesaggistico tipico della centuriazione romana, derivante dalla trasformazione di una precedente area agricola di proprietà della Provincia di Venezia ora Città metropolitana, avvenuta tramite la piantumazione di oltre 40.000 piante giovani di specie autoctone cercando di dar vita ad un ambiente naturalistico che ,seppur costruito artificialmente, richiamasse concettualmente i boschi che originariamente occupavano la pianura veneta. Nel bosco è presente fauna molto varia comprendente specie selvatiche tipiche della pianura ed è anche un’importante zona di rifugio per le specie migratorie minori. All’interno del bosco si sviluppa un sentiero attrezzato facilmente percorribile di circa 1300 metri.

Ingresso gratuito
Da Marzo a Ottobre
1° e 3° Domenica: 9:00–18:00
Da Novembre a Febbraio
1° Domenica del mese: 9:00–18:00
Info e visite guidate: http://www.napea.ve.it/bosco-del-parauro/

Oasi di Mulino Todori a Scorzé

Un percorso di circa 7 km che si snoda lungo le anse del fiume Dese. Partendo dal mulino Todori si è possibile giungere fino al mulino Cosma, toccando i quattro mulini sul Dese presenti nel Comune di Scorzè: il mulino Todori, il mulino Michieletto, il mulino Bonotto e il mulino Cosma. Anche se i mulini non sono più utilizzati per la funzione di macinare e sono trasformati in luoghi di ritrovo e di ristoro, il percorso riesce a ripercorrere e a dare l’idea della storia della campagna veneziana.

Sempre aperto. Accesso da via Treviso (ponte sul Dese), da Viale Kennedy, da via San Benedetto e da via Contea.

Oasi Naturalistica Lycaena a Salzano

Quella che è oggi l’Oasi Lycaena a metà degli anni ’50 del secolo scorso era una cava da cui si estraeva argilla per la produzione di mattoni. Negli ultimi vent’anni, non subendo ulteriori interventi da parte dell’uomo, ha potuto evolvere recuperando molte caratteristiche di naturalità e acquisendo una forte valenza ecologica, tanto da essere riconosciuta quale Zona a Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario.

Ingresso gratuito Da Marzo a Ottobre

1° e 3° Domenica: 9:00–18:00
Da Novembre a Febbraio
1° Domenica del mese: 9:00–18:00
Servizi: zona picnic, visite guidate, punti di osservazione per fotografia naturalistica, laboratori Info e visite guidate: http://www.napea.ve.it/oasi-lycaena/

Oasi Cave di Noale

Inizialmente dedicata all’estrazione di argilla, l’oasi ricopre una superficie di circa 20 ettari e ed è individuata come Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale. Nei primi anni ‘70, per esaurimento delle vene d’argilla, le cave, alimentate sia dall’acqua piovana che da quella di falda e da quella proveniente dal Rio Draganziolo, si sono trasformate in stagni. Si è così creata una zona umida di grande pregio naturalistico che ha favorito l’insediamento di un elevato numero di specie animali. Anche dal punto di vista vegetazionale l’area risulta particolarmente interessante per la fitta boscaglia igrofila che contorna gli stagni.

Accesso libero. Postazioni per birdwatching e la fotografia naturalistica.

Da Aprile a Settembre: martedì e giovedì dalle 14.00 alle 20.00 – sabato e domenica dalle 08.00 alle 20.00;

da Novembre a Febbraio: domenica dalle 09.00 alle 16.00

Marzo e Ottobre: martedì e giovedì dalle 14.00 alle 18.00 – sabato e domenica dalle 08.00 alle 18.00

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