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I centri storici di Mirano e Noale

Tra i sette Comuni che compongono l’area della Terra dei Tiepolo, spicca per la ricchezza di edifici storici di impronta veneziana il centro di Noale, sviluppatosi nei secoli attorno al suo castello, circondato da un doppio fossato con funzioni difensive, sulle cui acque si specchia la rocca, medievale residenza dei Signori Tempesta con l’alto mastio a nord ovest.

Concedersi una passeggiata lungo gli “Spalti” permette di immergersi in un’oasi di pace dove l’orecchio e l’occhio attenti possono ancora carpire il vociare e la vitalità che le rovine del maniero dovevano albergare fra il XII e il XIV secolo.

Al castello di Noale e alla piazza pubblica – animata ogni giovedì mattina dal ricco mercato civico – si accedeva dalle due porte, a est la Porta Trevisana alta ben 32 metri e caratterizzata da doppio orologio, e a ovest la Porta del Cervo ora divenuta Torre delle Campane con l’aggiunta della cella campanaria che l’ha innalzata a 43 metri, mentre al centro del borgo antico, ornato da signorili palazzi a portici con volto ribassato e facciate con lacerti di affreschi rinascimentali, domina con orientamento paleocristiano la chiesa arcipretale dei Santi Felice e Fortunato, principale edificio di culto e di antica fondazione, più volte ristrutturato: conserva al proprio interno preziose pale d’altare tra cui la tela S. Giovanni Battista tra i Santi Pietro e Paolo attribuita al grande pittore Vittore Carpaccio.

 

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Mirano deve invece il suo appeal all’esser stato eletto come “giardino di Venezia”: la presenza infatti di aree verdi denota il centro cittadino, reso vivace dall’ovale Piazza dei Martiri, il sinuoso fiume Muson Vecchio che lambisce i parchi pubblici delle ville Giustinian Morosini XXV Aprile e Belvedere 1° Maggio, sul cui fronte sud si apre un lago artificiale che fa da sfondo al Castelletto e alle sottostanti grotte, capriccio architettonico di gusto eclettico a sollazzo del nobile committente Paolo Barzizza.

 

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Non lontano sorge il Duomo di S. Michele Arcangelo, di origine conventuale e dipendente in passato dal monastero agostiniano di San Giorgio in Alga di Venezia: dominato dall’alto campanile in stile veneziano, l’interno ospita pregevoli opere d’arte tra cui una tela di Giambattista Tiepolo e il soffitto affrescato da Giovanni De Min.

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L’intero territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di oltre 70 ville venete, tra cui vale la pena ricordare Villa Tiepolo a Zianigo, una delle poche superstiti case che i pittori del passato edificarono e decorarono per proprio piacere: gli affreschi di Giandomenico Tiepolo non sono purtroppo più visibili in loco (sono ora esposti, dopo la tentata vendita a un acquirente francese durante la Seconda Guerra Mondiale, nel Museo di Ca’ Rezzonico a Venezia), ma la sua capacità artistica può comunque essere ammirata nella vicina villa Bianchini e nella chiesa parrocchiale di Zianigo.

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